venerdì 29 ottobre 2010

Dalla storia alla leggenda e alla letteratura

A fine ottobre siamo abituati da tempo a festeggiare Halloween, senza davvero capirne non tanto l'estetica, ma la nascita storica o l'esigenza che c'era dietro.
Un tempo la morte era non solo parte integrante della vita di ogni uomo, inevitabile ma assolutamente naturale, ma soprattutto rappresentava l'ignoto. E questo carattere ambivalente ha fatto nascere l'esigenza di funerali. Incenerazione, tumulazione, piramidi, tombe, necropoli, posizioni fetali, arredi, feste religiose, sacrifici, banchetti,  maschere degli avi, processioni, fiori e piante sempreverdi: chi più ne ha più ne metta!
Eppure da tutto ciò sfuggono alcuni morti...

http://www.archeobo.arti.beniculturali.it/mostre/castelfranco_sepolture_anomale.htm

In tutto il mondo si trovano sepolture diverse dalla massa.
Mani e piedi staccati dal corpo, ma lasciati nella tomba.
Chiodi conficcati in spalle, bacini, testa.
Vi fa venire in mente qualcosa?
Ecco che la festa di Halloween appare non tanto un insieme eterogeneo e senza senso, ma come il frutto storico di paure e contromisure ad esse. E le contromisure non sono patrimonio nè del paganesimo nè del cristianesimo, ma si sono adattate alle credenze delle singole comunità.

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